vorrei che la mia vita fosse gli ultimi 150 secondi di "reckoner".

dubbio amletico. primavera sound o benicassim?

per ora noi la chiameremo felicità
per ora noi lo chiameremo clod









(se solo sapessi accordarlo)

ieri ho detto a mia sorella che secondo me ormai il loro matrimonio è superfluo.
il mutuo di trentanni mi sembra un vincolo molto più forte.

quando sono triste non sento il sapore delle cose.

turn me back into the pet that i was when we met
I was happier then with no mind-set

grazie per aver effettuato il pagamento.
evviva, l'ho comprato, evviva!!

non è il solito post sulla difficoltà di vivere con coinquilini decerebrati, anzi, lo è.
ricordo come fosse ieri l'euforia di pochi mesi fa, quando dopo anni lasciavo la vecchia stanza doppia e conquistavo la singola, contenta di poter finalmente disporre di uno spazio mio. ora non basta più: voglio pure la cucina singola e il bagno singolo.
non puliscono, lasciano i piatti sporchi e residui di cibo sul tavolo, abbandonano dove capita sacchetti della spesa vuoti e cartoni della pizza, guardano il grande fratello, si chiudono in camera e ridacchiano senza senso, si svegliano alle dieci e mezza e si lamentano, urlano, non fanno niente, non si interessano di niente, schifano la mia musica (sacrilegio!), non vanno al cinema, non escono, non sentono la musica, non fanno esami, vegetano.

#getmeawayfromhereimdying

domeniche passate a mettersi e togliersi vestiti. una decina di volte.

non sono una che vive nell'adorazione del passato.
non mi ricordo che cartoni guardavo da piccola, non mi struggo di nostalgia per gli anni del liceo, non penso che una volta era tutto facile, bello e rosa. se le cose che mi succedono non le scrivo sul diario le dimentico, e già scriverle è forse un modo per archiviarle, per non tornarci più sopra. i fatti si accavallano, si accumulano, cose belle e brutte delle quali trattengo davvero poco. vivo sospesa in un continuo oggi. mi sento come inseguita da un pacman dell'oblio che mi mangia i pallini da dietro e mi impedisce di sapere da dove vengo.

mettete salsa di soia nei vostri cannoni

poi a volte scopri delle cose che dopo averle lette dici vabbè mi voglio fermare qua, mi basta sapere questo, chiudo i libri per sempre, tanto è più di quanto possa mai sopportare da qui a trentanni. insomma pare, che con la scienza bisogna essere cauti, che la stessa proteina regoli la formazione di memorie a lungo termine nella lumaca di mare, nel moscerino della frutta e nel topo. la lumaca di mare, capite. una scala filogenetica lunga milioni di anni, in mezzo api pesci dinosauri tartarughe uccelli pipistrelli conigli mucche e non cambia niente. questa è pigrizia, ragazzi.

#fisiologiacomparatafordummies

le canzoni che ti cambiano la giornata le regalo solo a chi se lo merita. perché voi valete.

alla fine tutto dipende da come riusciamo a dire quello che vogliamo dire

i ask her to speak french so then i need her to translate
i get the feeling she makes the meaning more significant

una mia amica non sa cos'è un blog.
credo che se le dicessi che ne ho uno morirebbe di shock culturale (cit.)

siccome non avevo già abbastanza problemi con l'italiano, i verbi, e le parole, per dire.
mi trovo a dover tradurre delle cose dall'inglese. sono impossibili, alcune, se non con delle perifrasi ridicole e completamente non efficaci. che schifo. io voglio dire "impairment", "affected", "disengagement", "disruption", "ongoing", "less demanding", "time-dependent shift", "goal-directed locomotion", "temporally-graded amnesia", "account for", "argue against".

intanto la mia cartella "spillette" sul desktop si riempie a vista d'occhio..
(high IQ's are overrated, aren't they?)

ho circa cento pagine da scrivere, le figure da adattare, la bibliografia da sistemare, (le conclusioni da inventare), e i topi da finire ("la tua tesi va a topi come il titanic andava a carbone. occhio all'iceberg"). ma vuoi mettere perdere tempo su internet a cercare i prossimi concerti, cercare di vincere biglietti, ascoltare canzoni sciocche o peggio, SELEZIONARE IMMAGINI DA USARE SU POTENZIALI SPILLETTE??? non sto bene, no.
a proposito, chi viene con me a sentire i quartieri, questo venerdì?

resto tuttavia dell'opinione che il testo di "fitter happier" sia una spanna avanti rispetto al resto del mondo.

eating well
(no more microwave dinners and saturated fats),
careful to all animals
(never washing spiders down the plughole)

comunque se volete cantare una canzone dovete rigorosamente farlo con l'accento del cantante originale, se no non vale.

in un servizio al tg in cui si parlava di barboni e centri di accoglienza ho sentito pronunciare la parola "provvidenza". non ci siamo.

oddio che senso di amputazione dimenticarsi il cellulare a casa per un giorno intero proprio quando devo contattare quello per sapere il fatto della segreteria, salve prof sono arrivata a pagina otto e non ho nessuna intenzione di andare avanti, la mando a stampare e rilegare cosi, va bene? sì ok facciamo la pasta al ragù però tu stai seduto fermo, ci penso io, ho detto fermo, anzi taglia il pane, apparecchio di là, certo; aspetta devo controllare se nello zaino ho messo tutto se no come cazzo la scrivo l'introduzione, ma non lo so usare il mac, però la mia tastiera è più bella della tua, cane svegliati devi andare a fare la pipì poi ti dò il biscotto, auguri gabbro è arrivato un altro undiciundici, no niente palestra non ce la posso fare santocielo quanto piove ma tanto noi stiamo dentro sotto al piumone, un abbraccio per favore, ci dobbiamo alzare che viene quella alle dieci, oddio i batticuore, i miei preferiti! ho i capelli sottosopra vero? tanto resto così tutto il giorno rassegnati ma non è possibile un cane russone aspè faccio un pisolino prima di ricominciare ma non ho iniziato io! e poi stasera passi alle noveeunquarto mi raccomando puntuale se no poi iniziano e noi ce lo perdiamo che bella faccia che hai non si potrebbe rimanere così per altri sei sette mesi?

anche la persona più incazzosa, nervosa, rancorosa, suscettibile, misantropa, solitaria e cinica ogni tanto si riconcilia con il mondo. pentendosene un istante dopo.

mia madre mi legge pezzi de "la solitudine dei numeri primi" al telefono.
mio padre si sveglia all'alba per andare a vedere i camosci sulle montagne.
mia sorella prova disperatamente a imparare a impastare il pane.
io mi compro l'ukulele.

ma l'ukulele non è uno strumento stupendo e assolutamente adatto a me?
(#senonsaicheregalofarmi)

creatività è andare a dormire con i pantaloni del pigiama a mucche e sopra un maglietta diversa ogni sera, rigorosamente non abbinata.

<spesso io e lenore ce ne restiamo a poltrire a letto, e lenore mi chiede un racconto. "un racconto, per favore", dice. e io le racconto quello che la gente racconta a me, quello che la gente mi chiede di apprezzare [...] racconto storie che non sono mie, ecco in effetti cosa faccio al momento. con lenore sono completamente e interamente me stesso.>
(wannabe lenore beadsman)

-prof, vuole un caffè? appena fatto.
-mmh sì. sicuro che non lo rubo a nessuno?
-ma si figuri, mi sta già rubando gli anni più belli della mia vita. lo prenda pure!

di cosa parliamo quando parliamo di automazione:
inserisci>grafico&gt;layout&gt;barredierrore&gt;altreopzioni&gt;personalizzate&gt;sceglivalori&nbsp;&nbsp;
(x *numero imprecisato* volte)

è come riuscire ad azzeccare esattamente l'inizio del cantato in idioteque.
ci vuole concentrazione.

mi è venuto un dubbio a proposito del diluvio universale, quello dell'antico testamento. ma noè, oltre a selezionare accuratamente maschi e femmine di ogni specie animale, si è dovuto occupare pure delle piante? cioè stami e pistilli se li è dovuti per forza portare sull'arca, secondo me. stami e pistilli, stami e pistilli. la bibbia che dice?