ogni libro di palahniuk mi lascia in regalo qualcosa, un'espressione, una frase ricorrente, un modo di dire che usa spesso. rimangono scolpiti nella pietra del mio deserto panorama culturale-letterario. e poi io li uso riferiti ai fatti miei. tipo quando sono di fronte a una che lavora con me, una logorroica inutile pedante e prolissa, io ripeto nella mia testa come un mantra: "questi chiacchieradipendenti, questi silenziofobi".
e così io la neutralizzo col potere di chuck. puff, sparita. fottiti.
martedì 30 agosto 2011
lunedì 29 agosto 2011
- di solito una si mette insieme a uno più vecchio per farsi mantenere. invece nel tuo caso?
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venerdì 26 agosto 2011
giovedì 25 agosto 2011
mercoledì 24 agosto 2011
venerdì 19 agosto 2011
giovedì 18 agosto 2011
devo riuscire a usare meglio il tempo libero, che attualmente va dalle 8 alle 12 del mattino. ho abbandonato l'ukulele, ho abbandonato gli origami, ho abbandonato il giradischi, ho abbandonato ginnastica. forse è perché sto leggendo di nuovo palahniuk, e per devozione smetto di fare qualsiasi altra cosa.
mercoledì 17 agosto 2011
il mio diario vero, quello di carta, è fermo al 28 luglio. ogni tanto mi prende il blocco. solo che se io non le scrivo, le cose continuano a frullarmi in testa, mi si mescolano tutte nei sogni, rimangono sfocate e indistinte. se io le scrivo stanno là, ferme, scritte in una bella calligrafia rotonda, a penna nera. e poi vado a rileggerle, un anno dopo, e dico vedi che brava che l'avevi scritto così ora te lo ricordi. e invece no.
sabato 13 agosto 2011
ieri lacrime
oggi carbonara
domani mare
oggi carbonara
domani mare
giovedì 11 agosto 2011
lunedì 8 agosto 2011
ho una lista di cose da fare lunga da far paura, che mi guarda da quel post it rosa, mi guarda e mi sorride di traverso. tanto io ho il disco nuovo di beirut, sono invincibile.
martedì 2 agosto 2011
il picco della giornata è stato fare la pausa pranzo (13 min) col mio collega osvaldo parlando dell'irpef. #celafaccio
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