is it a crisis or a boring change

dopo aver visto giovedì il prototipo del concerto indiepop (35 minuti di durata, sgonnellina a fiori, svezia, cuori spezzati, capelli biondi, xilofono, handclapping), dichiaro chiusa la stagione calda.
oggi quindi mi ammazzo di pavement fino all'emorragia cerebraleaealealaeleaoaoeoeaowow.

il trucco per sapere tutte le notizie importanti in anteprima, inclusi gossip gossipposi e segreti segretati, è quello di essermi fatta, in anni e anni di lavoro meticoloso, la reputazione di Grande e Rispettabile Tenitrice di Acqua in Bocca. ora non devo più neanche chiederle le cose, né fare domande o carpire indiscrezioni, macché, confessioni spontanee. "mi raccomando, però", occhiolino. venite a me, genti.

è lunedì, credo che passerò tutta la mattina quassù.

reazione di deamminazione

aaaaaahh stamattina faccio ordine in tutta la robaccia ormai inutile dell'università, quaderni, appunti, via, sciò.
....

sì ma...
...
...
l'agenda con gli esercizi di chimica organica...
no, non ce la faccio. questa la tengo <33

il periodo dell'anno in cui vado girando per casa in pantaloncini del pigiama, infradito e TRE FELPE.
e vado a prendere la posta giù. e incontro il vicino che mi vuole portare al bar a prendere il caffè.
e gentilmente declino. e insiste. anche andare a ritirare la posta ora è diventato rischioso?
mai abbassare la guardia, la socialità è una minaccia subdola e costante.

ché qua se non ci penso io

cosa de introdurre

replay su youtube
emoticon della pizza su wa

edit del 17/10: scaricato aggiornamento wa, emoticon pizza inserita *_____*

shame

- il tuo hard disk è una fogna, è una cosa oscena!

il capo rivolgendosi a michael fassbender dopo la manutenzione al pc, ma anche mylo rivolgendosi a me quando l'antivirus trova 696 errori. RED ALERT.

a proposito, dove si prende il numeretto per la fila per una casta stretta di mano a fasslover?

forse cercavi

le tre chiavi di ricerca più appropriate per arrivare qui:

allora io piango e mi incazzo
non voler far niente
schifata sempre

di sicuro non capisco l'arte di nessuna epoca o corrente o movimento a causa di una mia mancanza di sensibilità. però, perdio, voi critici-intenditori-recensori-scrittori-di-descrizioni-delle-opere-in-mostra, a giudicare dai giri di parole pseudo-filosofiche-perifrastiche-passive che usate, non è che c'avete tanta voglia di spiegarmela.

e poi arriva un paziente di nome kappler e io non riesco, giuro non ce la faccio, a non ripetere tra me e me per le due ore successive il docente di agraria era un omone vestito di nero, ultracinquantenne e anche ultraconservatore. nel frattempo la filodiffusione passa pausini/antonacci/raf (combo mortale). capacità di astrazione: sette più.

tecniche di scendere a compromessi con il proprio corpo. prima lezione.
ho capito che le ginocchia non ce le ho a punta, non posso farmele venire, inutile accanirsi.
meglio concentrarsi sulle braccia. missione braccia bellittime. ce la faccio.

dopo il mio orecchio ultrasensibile, il mio occhio acuto ieri ha catturato un'altra scena che ora tenterò di riportarvi carica di tutto il suo metaforico significato.
fermata dell'autobus, ragazzo con cane bianco pelosissimo in braccio. con l'altra mano regge e usa un telefono grosso, ma proprio grosso, di quelli a metà tra uno smarfon e un tablet. boh.
passa una signora di mezza età, di quelle che si fanno rincoglionire dai cani, e accarezza il peloso. questo si agita, fa uno scattino, il padrone cerca di non farselo cadere dal braccio e in un secondo, che per me è durato un secolo, patapaf! il telefonone si spiaccica a terra sotto gli occhi agghiacciati della signora. bestemmione del ragazzo. sipario.

oggi non sopporto:
la parola cupcake
gli autobus
il buffering
i jeans
le proteine
le bottiglie da 1,5L
i panni sporchi
le stanze diverse dalla mia camera
il tasto condividi
i vestiti ammucchiati
l'espressione "un domani"

leggins fiorato a 9,90

ecco, ci mancavano solo i mega cartelloni pubblicitari con lana del rey ad accogliermi sotto la metro ogni mattina. due pensieri in rapida successione si affollano nella mia mente, uno e due.