black holes.
unraised moles.
let's just call them freckles.

la tisana detossificante melissa e biancospino purifica ancora di più accompagnata alle fette biscottate con la nutella.

un cuginetto di sei anni ha chiesto a babbo natale una pala eolica.

i do believe in santa!

festa di natale del dipartimento a.k.a. professori che danno pacche sulle spalle agli studenti e il giorno seguente li ignorano come sempre.

della serie in my humble opinion.
best of 2010 - dischi:
- tokyo police club > champ
- belle and sebastian > write about love
- the drums > the drums
- arcade fire > the suburbs

best of 2010 - ep:
- colapesce > s/t
- iori's eyes > matter of time
- i quartieri > nebulose

best concerto 2010:
- bombay bicycle club
- belle and sebastian
- dente
- ministri
- the pains of being pure at heart
- wavves

menzione speciale
dischi del 2009 ascoltati a mille negli ultimi 12 mesi
- mumford & sons > sigh no more
- fanfarlo > reservoir
- noah and the whale > the first days of spring
(indiefolk for the win!!)

alla fine è tutta colpa della paura dell'imponderabile.
la vita senza amigdala sarebbe più facile.

perché qua non esiste il venditore di vin brulé? è scorretto.

è come quando il capo parte per i suoi viaggi a tempo indeterminato e io, ecco, io il primo giorno rimango buona in silenzio, il secondo inizio a pensarci su, il terzo gli mando una mail, il quarto un'altra, il quinto allarmo tutti parenti amici passanti manifestanti carabinieri e black bloc, e il sesto (proiezione nefasta) vado a stampare la tesi without correzioni. it sucks.

vorrei di regalo l'aggeggio per lo zucchero filato, un acquario pieno di betta splendens, chanel 505, degli acquerelli, qualcuno che mi insegni l'ukulele, i capelli lisci come le cinesi, un buono pasto illimitato dal giappo, il gatto certosino, i wayfarer con la montatura di corno

to be continued

san gregorio armeno è un concetto che il pensiero non considera.
i miei ricordi si fermano a quando ho visto la statuina di ruby rubacuori...


uso privato del mezzo privato:
stasera chi vive arròma deve venire al dimmi a san lorenzo a sentirsi un concerto bello.
informatevi, fate quello che volete, basta che vi presentate alle dieci, garantisco io.

due considerazioni.
secondo me l'abbinamento di colori nero-marrone sta bene solo ai beagle.
gli scontrini di alcuni acquisti me li conservo per metterli nelle spese mediche della dichiarazione dei redditi alla voce shopping terapeutico.

la musica è un mito tenuto in vita dall'industria delle cuffiette. maledizione. ne ho rotto un altro paio, che si aggiunge al cumulo di quelle non funzionanti o monorecchio (le più fastidiose).
e chissà quante ancora.
uffa.

una cosa che mi piace fare molto è sbucciare le patate, perché sono tutte compatte e mi lasciano l'amidino sulle dita. ho notato però che non riesco a fare manco due cubetti uguali. macché, tutti strani, sghembi, storti, massì, creatività, tempi di cottura diversi, uno molle e l'altro duro.
è degradante mangiare patate lesse a pranzo? pietà.

le ghiandole sono senza dubbio gli organi più fichi del corpo
io ho paura che un bel giorno le mie ghiandole impazziscano
(quelle lacrimali sono out of control già da un po')

ora la mia ambizione maggiore nella vita è riuscire a trasformarmi da pezzo di puzzle con i tondini scavati all'indentro a pezzo di puzzle con i pirulini protesi all'infuori.
(mi sono già evoluta da pezzo di puzzle angolare con due lati piatti).

che poi tutti i giorni usiamo le cose tecnologiche digitali supersoniche ma vorrei sapere se qualcuno si sofferma mai a riflettere sul fatto miracoloso che quando premiamo un pulsante si accende la luce.

della serie le lucertole si muovono in stop motion.
io mi trasferisco a casa della gente e faccio colazione a mezzogiorno. poi mangiamo davanti alla tv e al film di woody allen e poi apriamo i dolcetti e facciamo un riposino. e passo le ore a fare sgrat sgrat agli animali degli altri, in attesa di avere il mio gatto.

volevo anche sapere se si poteva passare tutta la vita facendo le cose che ho detto prima ma tutte in tuta e felpa e pantofole. grazie.

#ledomanderetoriche
mi chiedo, non si potrebbe passare tutta la vita a farsi mettere timbri sulle mani, andare ai concerti, comprare dischi, osservare estasiati ciuffi in movimento, riconoscere persone assurde tra la folla e poi avvicinarsi e stringere la mano sorridendo (grazie pippo!), poi tornare a casa tardi e mettersi a letto con tutto il rumore nelle orecchie?

le riflessioni serie sulla propria vita e sul futuro si accompagnano almeno a un pacco intero di biscotti. altrimenti è una perdita di tempo.

we can see through the haze of misty glaze
so now let's travel positively forward through the maze